E POVERO ANCHE IL CAVILLO…

Ho visto un re,

sa l’ha vist cus’è?

Un re che piangeva seduto sulla sella, piangeva tante lacrime che bagnava anche il cavillo.

Povero re.

E povero anche il cavillo…

Cavillo, sì, avete letto bene. Non è un errore di stampa, il correttore non c’entra. E neppure il refuso. Qui facciamo riferimento a un Re fuso, semmai.

Il 23 agosto, l’atletica italiana ha vissuto uno dei suoi giorni più tristi.

Il tribunale federale – dopo che aveva rimandato la decisione riguardante il ricorso di Giacomo Leone avverso alla sua esclusione a candidato alla presidenza nazionale della Federazione – ha rigettato ieri il ricorso dello stesso Leone.

Restando così le cose, nella scheda di votazione dell’assemblea fissata per il prossimo 8 settembre, salvo ulteriori sentenze, troverete un solo candidato presidente.

Stefano Mei.

Cosa avrebbe fatto di delittuoso Giacomo Leone per vedere rigettata la sua candidatura e, impugnata la comunicazione di esclusione, vedere respinto il suo ricorso?

Secondo la sentenza di ieri, Giacomo Leone non può candidarsi ai sensi dell’art. 37bis comma 2 dello Statuto, la candidatura deve essere presentata con un numero di sottoscrizioni a sostegno della candidatura nella misura indicata dallo Statuto federale.

Per un nome mancante su quattro delle quasi trecento schede presentate a sostegno della sua candidatura.

Mancava cioè il nome di Giacomo in quattro schede sottoscritte dagli atleti (come richiede l’articolo 37).

Come si può notare le motivazioni, peraltro inappuntabili, del tribunale federale, che escludono Leone dalla corsa alla presidenza sono formali e non sostanziali.

Nessuno mette in dubbio le regolarità del dispositivo, ci mancherebbe.

Ci limitiamo solo a ricordare la definizione di cavillo legale.

Per tale si intende una sottigliezza.

Il cavillo è pure una norma di tipo processuale che comporta la sconfitta per una questione di forma e non di sostanza.

Giacomo Leone è scorato, ma non si arrende.

Non può e non deve arrendersi nel momento in cui solo 4 dei 293 moduli di sostegno erano incompleti e che non sia sufficiente la dichiarazione dei firmatari stessi a supplire a una banalissima ed evidente dimenticanza.

Ma c’è di più.

In mancanza di confronto, ci chiediamo se questa attenzione sia stata richiesta e ottemperata anche per le sottoscrizioni giunte via Pec a sostegno dell’altro candidato. Documentazione non presentata.

Questo è una semplice esigenza di regolarità, cosa vi viene in mente?

Però, correttezza imporrebbe l’esame anche del materiale che riguarda le sottoscrizioni altrui.

Per notare le differenze, come in un banalissimo gioco enigmistico.

Il sistema, da modifica di Statuto votata a maggioranza a fine giugno, un sistema che consente a un concorrente, in quanto presidente, il ruolo di interprete delle regole, si commenta da solo.

E’ un atto legittimo ?

Se anche lo fosse, ci si chiede: fa il bene dell’immagine dell’atletica leggera italiana?

Ne ricalca i valori più alti e profondi?

La battaglia legale è lungi dall’essere persa.

Giacomo Leone si batte come ha dichiarato per “un’atletica che torni a essere di tutti”.

L’atletica di tutti ha bisogno di democrazia.

Povero re.

Ma povero anche il cavillo…

Diego Costa

2 thoughts on “E POVERO ANCHE IL CAVILLO…

  1. Pezzo notevole!
    Ne emergono le mie considerazioni, non da “tifoso”, ma da lettore, per quanto più possibile analitico:

    Diego Costa, in questo articolo, esprime una critica acuta e ironica, che condivido, verso un sistema che viene, ahimè, percepito come ingiusto e poco democratico.
    Condivido l’empatia mostrata verso Giacomo Leone, e sono d’accordo con l’ evidenziare la reale disconnessione tra le regole formali e i valori sostanziali che dovrebbero guidare lo sport.
    Provo profonda frustrazione e disillusione, ma ho un filo di speranza che la giustizia, alla fine, possa prevalere.

  2. Come non condividere “l’acuta ironia” di Diego Costa ed il concreto richiamo ai principi DEMOCRATI di MARCELLO.
    Sono convinto che il Presidente MEI abbia compiuto un clamoroso autogol non valutando il reale spirito del nostro Movimento sportivo, le ASD dell’ATLETICA LEGGERA ITALIANE costituite ancora da inguaribili appassionati, pronti a donare tutto per l’amore verso i Giovani e le nostre straordinarie discipline/specialità, da PROFESSIONISTI ma VOLONTARI !
    Ed è qui che si MISURA la vera DEMOCRAZIA ! Come puoi sottrarTi al confronto APERTO, LEALE, SINCERO ricercando “astuzie” che non sono tali ma che mettono in luce le Tue debolezze, la Tua precarietà, la Tua insicurezza … ?
    Attendiamo l’esito della GIUSTIZIA e la rispetteremo . Ma questa volta i CONSIGLIERI che verranno ELETTI non saranno più sprovvisti di totale autonomia , senso di responsabilità, di dignità, di rispetto per la parola data.
    Certo, chiediamo ai nostri Atleti di avere coraggio, di esprimere i propri sentimenti in totale libertà (TAMBERI ne è esempio ecclatante) e poi noi , sovente, non abbiamo il coraggio di esporci … Leonardo Sciascia insegna ! BUONA ATLETICA A TUTTI con i nostri magnifici Atleti/e ai MONDIALI U20.
    Come è possibile in questo periodo così intenso di impegni agonistici “perdere tempo” nella POLITICA SPORTIVA (che merita grande dignità, ma NON adesso !).

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