TI PIACE VINCERE FACILE?

Se ricordate, solo qualche anno fa, questo era uno slogan utilizzato dal gestore del “Gratta e Vinci”.

Nonostante lo slogan, tanto azzeccato quanto ingannevole, sia ormai datato da una decina d’anni, qualcuno evidentemente lo vuole mettere in opera ancora oggi.

Il Tribunale Federale si è espresso sul ricorso di Giacomo Leone contro la sua esclusione dalla corsa elettorale alla presidenza della Fidal, che sta diventando una vera e propria Maratona. Ed è anche per questo che abbiamo fiducia nella magistratura, sia quella federale sia quella ordinaria. D’altronde Giacomo è stato un ottimo maratoneta, uno dei più grandi che ha avuto l’Italia e lo sappiamo, la Maratona si decide dopo il 30° km, mentre qui siamo solo ai primi km della maratona giudiziaria che ci aspetta. E già qui ci sarebbe da dire qualcosa. Riflettiamoci: le regole per le candidature sono state modificate il 28 giugno, con l’auspicio dell’autorità di controllo (il Ministero) e quello dell’Ente pubblico (CONI) che fossero regole semplificatorie per permettere una sana competizione elettorale. Ne è uscita fuori una regolamentazione complicata, errata, dove non si tiene conto delle diverse dimensioni delle Federazioni e soprattutto dove non c’è un arbitro di cui ci si può fidare.

Nulla quaestio sulla sentenza. Il tribunale ha ritenuto che fosse corretto da parte della commissione elettorale escludere Giacomo Leone poiché su quattro dei 293 moduli di sostegno alla sua candidatura, tra effettivi e riserve, tutti rigorosamente consegnati a mano da Leone stesso il pomeriggio del 29 luglio, quindi consegnati a lui ed in suo possesso, erano incompleti e che la successiva dichiarazione dei quattro atleti che avevano affermato la volontà di sostenere Giacomo Leone non fosse sufficiente a sanare l’errore. Ovviamente ci saranno altri gradi di giudizio e vedremo se altri tribunali la penseranno in maniera differente.

Ci farebbe anche tanto piacere sapere come la Commissione Elettorale e soprattutto il suo Presidente, abbia gestito le sottoscrizioni arrivate via Pec, quante ne siano arrivate incomplete, chi abbia segnalato queste incompletezze e poi sanato nei termini, come sia stato gestito il protocollo, ma c’è sempre tempo per una denuncia alla Procura della Repubblica, perché nel caso si tratterebbe di reati penali e quindi anche la clausola di pregiudiziale sportiva sarebbe superata.

Ci mancherebbe le regole sono regole come tali vanno sempre rispettate, e qui ci chiediamo se sia normale che chi deve far rispettare le regole sia parte in causa nella competizione elettorale.

Riteniamo che non sia assolutamente possibile.

La delibera, votata naturalmente a maggioranza recita: “di delegare il Presidente al compimento di tutti gli atti e le attività connesse e/o collegate alla celebrazione dell’Assemblea, ivi incluse, ma non solo, la sostituzione dei componenti della Commissione Verifica Poteri, l’individuazione dell’ufficio di presidenza dell’assemblea, d’intesa con il CONI, la predisposizione dei moduli e delle procedure per il rilascio e il deposito delle deleghe, nonché l’adozione di determinazioni interpretative e applicative delle disposizioni statutarie per la convocazione e la celebrazione dell’assemblea e quant’altro necessario”.

Quindi la delibera che assegna a Mei il compito dell’interpretazione delle regole di cui lui è giocatore!

Ma come è possibile che questa delibera, naturalmente votata a maggioranza, sia legittima?

Lo chiediamo ai revisori dei conti, lo chiediamo al Coni, così come a questo punto chiediamo:

  • Com’è possibile che il verbale di consiglio del 28 settembre 2021 sia firmato da Alessandro Londi che in quel consiglio era assente?
  • Com’è possibile che il 9 Marzo del 2021 il consiglio federale votasse una delibera che nominava il segretario generale il dottor Alessandro Londi con un periodo di sei mesi di prova e che alla scadenza degli stessi sei mesi si scopriva che invece il contratto prevedeva “esente dal periodo di prova”?

 Il rispetto delle regole dovrebbe valere per tutti cosa che invece, come vi abbiamo segnalato, non vale evidentemente né per il presidente né per il segretario.

Continueremo la nostra battaglia per un’altra atletica, dove i valori che migliaia di appassionati, tecnici, dirigenti, giudici, genitori, trasmettono ai giovani praticanti, siano praticamente applicati nella vita federale.

Ci battiamo per:

  • l’abolizione del Challenge
  • il ripristino di Campionati Italiani più inclusivi
  • La regolamentazione di corretti rimborsi chilometrici
  • La modifica sostanziale della Runcard
  • L’istituzione delle Leghe Pista – Strada – Master – Montagna
  • L’istituzione di un’agenzia chiamata “Sviluppo Atletica” che si occupi dell’organizzazione dei Campionati Federali e del recupero delle risorse economiche per la Federazione e per il “sistema atletica”.
  • Una formazione permanente dei tecnici, dei dirigenti e dei giudici
  • Una Federazione finalmente al servizio delle società
  • Una giustizia sportiva realmente indipendente

Siamo certi che all’Assemblea di Fiuggi saremo la maggioranza ed invitiamo tutti ad essere presenti per affermare quei principi di correttezza, legalità, giustizia, di cui il nostro mondo ha realmente necessità. Siamo certi del reintegro di Giacomo Leone, ma in ogni caso dobbiamo sostenere i nostri 12 candidati consiglieri ed il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti affinché possano essere espressione del cambiamento necessario.

Concetta Balsorio, Marco Benati, Fabio Canaccini, Pietro Calò, Bruno Cappello, Renato Conte, Mario Cotogno, Roberto De Benedittis, Sandro Del Naia, Franco De Mori, Gabriella Dorio, Luigi D’Onofrio, Paolo Galimberti, Alfio Giomi, Carlo Giordani, Roberto Goffi, Giacomo Leone,  Massimo Magnani, Marisa Masullo, Gianni Mauri, Ida Nicolini, Claudio Petrucci, Serena Putinati, Carlo Stassano, Gerardo Vaiani Lisi, Achille Ventura.

5 thoughts on “TI PIACE VINCERE FACILE?

  1. Visto che i giudici federali sono nominati dal Consiglio Federale che ha approvato quanto proposto dal presidente Mei e segretario Londi, art.39 co.1 del regolamento di Giustizia, mi interrogo se ció rispetti i principi di indipendenza, obiettivitâ e terzietá dei giudici. Peraltro il procuratore FIDAL è si nominato dal consiglio federale ma su proposta del presidente Mei, art. 53 co.3 del regolamento di giustizia. Forse andrebbe operata una distinzione, per evitare il sospetto che il soggetto da indagare ( Mei e Londi) si scelgano i Giudici. Queste modifiche da apportare le ho lette nel programma di Giacomo Leone. La procuratrice FIDAL AVV. Maria Cecilia Morandini a giugno 2024 risulta pubblicato il suo curriculum sul sito nazione dell’eps. ASC struttura legata al segretario FIDAL Londi. La segretaria della Procura Saccone, la medesima segretaria dell’assemblea elettorale riferisce notizie riservate in merito a denunce presentate alla procura dal sottoscritto ed mi ha accompagnato presso l’ufficio del segretario Londi il 23/02/23, convocato in presenza dalla procura mentre tutte le altre udienze, prima e dopo tale data si sono svolte da remoto. Come mai Londi sapeva in procura c’era legato Revisore dei conti FIDAL Calabria, x l’audizione, convocato dalla procura? Come mai il segretario Londi chiama 2 volte la Saccone x sapere se era finita l’udienza. Legato avvisato dalla Saccone dopo la seconda telef. Riferisce, era il dott.Londi la vuole incontrare. Legato chiede alla Saccone, come faceva il segretario Londi a sapere che ero qui, quando le notizie ci dite che devono essere riservate? Risposta della Saccone segretaria della Procura, ho dovuto chiedere l’autorizzazione x lo straordinario. Il Revisore Legato Giuseppe rincalza, doveva proprio dire espressamente che veniva legato da Reggio Calabria! Silenzio, nessuna risposta della Saccone. Salgo sopra dopo tre ore, accompagnato e tu trovi Mei, Londi e la Debach. Mei va via dopo poco, la prima domanda di Londi, “lo facciamo arrivare il comitato della Calabria al 2024 e altro…”Questo che riferisco ê solo 1% delle angherie e soprusi ricevuti in questi anni. Mi vergogno di essere stati un atleta, lo sport ci ha insegnato ad essere leali e altri valori , che non si stanno rispettando. Non è questa l’atletica che ho conosciuto, soprattutto stare tutti dietro la linea di partenza. Ho ricevuto una sospensione di 80 GG x aver inviato una mail il 21/5/23 dichiarato decaduto, poi per aver chiesto l’intervento del presidente Malagò mi hanno fatto rientrare il 31/5/23. La Procura, Il tribunale e la corte d’appello federa che rispondeno a Mei e Londi, dichiarano che la decadenza non è mai stata operativa, nonostante le due delibere e la mail del 21/5/23 fosse stata inviata alle società affiliate firmando solo con nome e cognome, senza titolo e lo statuto federale all’art. 17 co.2 e 8 prevedano tale procedura, anzi il termine usato è “riferendone”. Sett.2023 diversi consiglieri federali inviano una mail al ministro dello sport e al Coni. Parte segnalazione dalla FIDAL di Roma, maggio 2024 il tribunale federale si pronuncia con l’ammonizione. Stesso caso due pesi e due misure. Spero solo che un giorno la Giustizia possa avere il rispetto che si deve. Firmato Giuseppe Legato Revisore dei Conti FIDAL Calabria

    1. Diciamo che come ha spiegato la Gabanelli in un suo Data Room il problema della giustizia sportiva coinvolge tutte le Federazioni. Su questo, il Ministero dovrebbe intervenire pesantemente.

  2. Delle questioni legali sono poco addentro, però chiedo: perché nelle Leghe non sono previste le figlie di un Dio minore Indoor e Cross (ovviamente escluse anche dai rimborsi km e dai Progetti che riguardano invece Lanci-PM-Montagna)

    1. Non ho capito bene cosa vuol dire. Se parla delle Leghe che propone il gruppo di Leone, in quella “pista” sono comprese anche le società che si dedicano alle indoor ed al Cross. Se intende invece i rimborsi chilometrici, siamo d’accordo, andrebbero previsti per tutte le attività.

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