Lettera aperta a Stefano Mei, presidente e Alessandro Londi, segretario della Federazione Italiana di Atletica Leggera,

Abbiamo ricevuto dall’ex Presidente Giomi questa lettera qualche giorno fa. Abbiamo atteso che arrivassero i campionati italiani junior/promesse per capire se la federazione tornasse sui suoi passi nell’estensione del periodo di acquisizione dei punteggi per il CDS J/P.

Signor Presidente,  Signor Segretario,

 consentitemi, in qualità di presidente della FIDAL da fine 2012 a inizio 2021, di rivolgermi a voi per riflettere su un argomento a cui ho riservato sempre grande attenzione cercando di sbagliare il meno possibile: il rispetto delle regole.

Un duro compito il nostro, costretti a mediare tra la necessità di fare presto e bene, con quella di fare tutto nel rispetto delle regole.

Ed è ciò che immagino abbia guidato ognuno di noi nella propria esperienza lavorativa.

Lei Presidente, una specchiata e piena di successi vita di atleta, poi un ruolo nella Polizia di Stato, e lei Segretario, ricorda benissimo il suo periodo lavorativo alla Federazione Italiana Pesca Sportiva con l’allora ed attuale presidente professor Claudio Matteoli, o il suo periodo con la dottoressa Ragnoli al Registro Nazionale delle Società, ed infine il suo ruolo alla ANAOI (Otello Donati ha scritto a tal proposito tante cose interessanti) dove ha avuto la ventura d’incontrare l’allora presidente ANAOI, Stefano Mei, oggi Presidente della Fidal. Ed a proposito, signor segretario, lei ricorderà benissimo come è iniziata la sua avventura in FIDAL. Un contratto con sei mesi di prova diventato per esigenze di legge, si dice, un contratto esente dal periodo di prova, un Consiglio Federale, il 28 settembre, in cui lei non si presenta perché dimissionario, ma il cui verbale è impropriamente firmato da lei stesso!!!

Ma veniamo ai tempi nostri.

In questo periodo ho seguito con particolare interesse il sito FIDAL.

Confesso che il modo in cui è stato modificato lo statuto ed indetta l’assemblea elettiva il giorno 8 settembre mi ha incuriosito; proprio per il rispetto delle regole, ho apprezzato le spiegazioni dell’avvocato Professor Pierluigi Matera,  (mi dicono che sia siano in corso ulteriori verifiche sul rispetto delle regole ma sicuramente visto anche il livello dei professionisti coinvolti, sarà tutto a posto) ma non divaghiamo.

Nel visitare, appunto, il sito FIDAL, ho visto che è uscita la notizia che il termine per completare i punteggi per i cds under 23 sono stati prorogati. Tutto questo in data 16 luglio.

Signor Presidente, Signor Segretario,

ma i termini per il completamento dei risultati non scadevano il 14 luglio?

E non era quindi già definito l’elenco delle società ammesse?

Non entro nel merito del regolamento.

Aver chiuso i termini di qualificazione il 14 luglio, con i campionati di categoria 15 giorni dopo e le finali a settembre, è semplicemente una proposta come dire… indecente.

Ma tant’è è una regola. Probabilmente fatta con superficialità, ma è una regola.

Le regole naturalmente si possono cambiare, ma di questo riparleremo.

Torniamo alla scadenza del 14 luglio ed all’elenco quindi della società ammesse alla finale.

Signor Presidente, Signor Segretario,

NON POTETE CAMBIARE LE REGOLE IN CORSO D’OPERA.

NON POTETE RIAPRIRE I GIOCHI QUANDO QUESTI SONO CHIUSI.

NON POTETE CAMBIARE UN REGOLAMENTO, CHE TRA L’ALTRO, CONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONE DEI VOTI ASSEMBLEARI.

E non solo non potete farlo perché è palesemente illegittimo.

NON POTETE FARLO PERCHÉ LO STATUTO NON VE LO CONSENTE.

Da statuto articolo 19, comma 1, ultima riga:

I REGOLAMENTI SONO COMPETENZA ESCLUSIVA DEL COMITATO NAZIONALE

quindi non del presidente e non del segretario.

Alfio Giomi

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