L’ECATOMBE DEI BIG

L’ENNESIMO FALLIMENTO DEL TARGET NUMBER

Ci siamo, anzi, ci risiamo. Dopo averlo spiegato in tutte le lingue, ma mai ascoltate, le società si ritrovano ancora una volta alle prese con i recuperi dell’ultimo giorno per riempire le corsie vuote a causa delle defezioni o semplicemente delle scelte dell’ultimo minuto di chi ha magari tre minimi e sceglie di essere presente in una sola gara.

Se a questo aggiungiamo la vicinanza tra Europei, Italiani ed Olimpiadi, è chiaro che molti atleti che sono in preparazione per le Olimpiadi, per preservarsi o per caricare ancora dopo lo scarico per arrivare in forma agli Europei, hanno dato forfait nella città natale del presidente Mei.

Biglietti esauriti per il pubblico a cui si era promessa la presenza delle recenti 24 medaglie continentali. Al momento siamo 12 assenze pesanti: JACOBS, TORTU, TECUCEANU, FORTUNATO, PALMISANO, TAMBERI, CRIPPA, SELVAROLO, ALI, PATTA, IAPICHINO, FURLANI. A questi aggiungiamo STANO e DIAZ, rispettivamente Campione Olimpico a Tokyo (dei sette olimpionici solo Desalu è presente), e il triplista di origine cubana certamente tra i candidati alla conquista di una medaglia parigina (ultima gara il 18/2).

Al di là delle assenze, variamente giustificate (Es. Furlani ha la maturità il 1° luglio), segnaliamo che ci sono diverse anomalie.

Il target number recita 24 atleti dai 100 ai 400 ostacoli compresi, 16 per le specialità di corsa più lunghe comprese le staffette e 12 per i concorsi e Prove Multiple.

Ci ritroviamo invece con: DONNE 200 19 partecipanti 4×400 13. UOMINI: 1500 18, 5000 17, 400hs 26, 4×100 17, 4×400 17, DECATHLON 13

Tutto questo inserito in un contesto da costi alberghieri che sono schizzati a livelli indecorosi, e con una città che certamente ha un ricettivo limitato ed anche una tribuna che faticherà ad ospitare tutti gli spettatori.

Se, come si dice da più parti e da tre anni a questa parte: Gli italiani devono essere trasformati in un “Grande Meeting”, tempi televisivi corti e tutta qualità. Ora, se la qualità è determinata dai Top Atleti, abbiamo metà nazionale che non partecipa (giustamente perché in preparazione per le Olimpiadi), frutto della scelta di spostare gli Europei a giugno. Sulle dichiarazioni di Mei sull’Olimpico (non è più uno Stadio adatto per l’atletica) e sul pubblico a Roma (A fine Agosto a Roma ci sono solo gli stranieri), stendiamo un velo pietoso. Ci risentiremo quando ci sarà il 58° sold out della Roma (prima giornata del Campionato di Calcio il 17/18 agosto), o quando ci saranno 40.000 persone al Golden Gala del 30 agosto, (si spera sulla scorta dei risultati degli azzurri a Parigi).

Auspichiamo che per il 2025 si torni al vecchio sistema dei minimi con la cancellazione dell’inutile Challenge.

Roberto De Benedittis

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