IL CASO “CARTA ETICA”

Abbiamo discusso per anni del “Caso Evangelisti” e non vogliamo assolutamente trasformare questo “caso” in un caso personale. Crediamo anzi che l’atleta in questione sia “vittima” due volte dei comportamenti incomprensibili della maggioranza che decide e dispone al di là delle regole statutarie e del codice civile.

Andiamo per punti:

  • La Carta Etica dispone che chi è stato squalificato per doping per almeno due anni non possa vestire più la maglia azzurra al termine della squalifica
  • Recentemente la maggioranza ha portato in CF per due volte una proposta di modifica della Carta Etica che praticamente sostituiva questo divieto con un generico impegno a partecipare ad iniziative volte al contrasto del doping
  • L’opposizione ha spiegato che queste modifiche fossero inaccettabili ed è riuscita a rinviare questa discussione per due volte.
  • Alla fine la “Carta Etica” non è stata modificata e si è votato nel CF del 29 settembre la possibilità per casi particolari ben specifici di “superare” la Carta Etica e di consentire agli atleti squalificati per oltre due anni di vestire la maglia azzurra
  • Abbiamo appreso dalle convocazioni per i Campionati Europei di Cross che si disputeranno il prossimo week end che un’atleta squalificata per doping per due anni è stata convocata
  • L’ordine del giorno del CF del 29 settembre 2023 recita al punto 1 E) Approvazione criteri interpretativi diritti maglia azzurra
  • Nel resoconto visibile sul sito federale si legge: In merito ai principi della Carta Etica, è stata approvata all’unanimità una norma che prevede la possibilità per il Consiglio Federale di concedere il diritto a indossare la maglia azzurra a chi sia incorso in squalifiche pari o superiori ai 2 anni per violazioni delle normative antidoping, nel caso in cui vi sia un voto all’unanimità e laddove ricorrano i seguenti requisiti, o almeno due su tre: a) condotta commessa entro il compimento del ventitreesimo anno di età; b) valutazione delle modalità di realizzazione della condotta come accertata dagli organi di giustizia competenti; c) assenza di ulteriori condanne disciplinari e/o di procedimenti in corso. Nessun riferimento alla votazione sull’atleta.

Giustamente in molti si chiedono, come sia stato possibile convocare un’atleta squalificata per due anni per uso di sostanze considerate doping?

Sembra che a questa domanda sia stato risposto che in quel consiglio federale si sia votata una delibera specifica sull’atleta in questione.

Allora ci chiediamo: è possibile votare una delibera che non è inserita all’ordine del giorno? È possibile che questa delibera che appare sul sito federale, (111  Applicazione criteri interpretativi Carta Etica) non sia stata inserita in cartella?

È possibile che l’eventuale votazione si sia svolta senza la presenza di un membro del CF che in quel momento non era presente?

Non si poteva semplicemente essere più trasparenti portando la questione sull’atleta in modo chiaro inserendo questa delibera all’ordine del giorno?

Aspettiamo le risposte…

Roberto De Benedittis

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